esposizioni

Milano - Fuori Salone 2024
Nicola Maggi “NATURE’S CRUST”
a cura di Stephan Hamel
14-04-2024 - 21-04-2024
Milano - Fuori Salone 2024

Nicola Maggi: “NATURE’S CRUST”
a cura di Stephen Hamel
Dal 14 al 21 aprile 2024
Atelier Balderi
Archivio Iginio Balderi, Via Ausonio 20 - 20123 Milano.
Orario: aperto tutti i giorni dalle 11 alle 21.
Per informazioni: +39 3939420780
archivio@iginiobalderi.org
@archivioiginiobalderi

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Arte e design nella mostra “Nature’s Crust” di Nicola Maggi, all’Archivio Balderi di Milano in occasione del Fuori Salone 2024


"Limone" tavolo in marmo Arabescato su ferro con pianta di limone selvatico - foto Ivo Balderi

 

L’Atelier Balderi di Milano ospita in occasione del Fuori Salone 2024, la mostra dell'artista e designer Nicola Maggi dal titolo “Nature’s Crust”, curata da Stephan Hamel che sarà inaugurata domenica 14 aprile alle ore 18. Si tratta di un progetto di forte impatto sensoriale, con grandi disegni, che rappresentano foglie, animali ed elementi naturali, sculture e lavori scultorei funzionali. La crosta del marmo, che normalmente viene scartata, diventa l’attore principale degli elementi scultorei e degli arredi. Superfici che conservano memorie millenarie, inaspettate e molto gradevoli, porose, con fratture che possono ospitare piante, in particolar modo agrumi e che diventano elementi di un progetto culturale di riflessione sul rapporto con la natura, l'ascolto e la sua comprensione. La natura che si riprende i suoi spazi e la possibilità di una rappresentazione lontana dagli stereotipi e dal pittoresco, sono temi da sempre indagati dall’artista toscano che vive e lavora a Pietrasanta in Versilia e Camaiore. In un mondo sempre più caratterizzato dalla tecnologia, molti individui vivono separati dalla natura; tuttavia, l’allarme ecologico sta segnando la comunanza di destino tra uomo e natura, quest’ultima intesa dall’artista come materia vivente che è possibile tentare di rappresentare nella sua purezza ma che non è davvero riproducibile. Tra le opere esposte possiamo segnalare “Vineria” una stele portabottiglie in marmo ricavata da lastre di scarto, e gli arredi – scultura come tavoli e sedute, realizzati partendo da legni, metalli e marmi di scarto. “Ogni pietra racconta una storia inaspettata – spiega Nicola Maggi -, a volte gli elementi che vengono scartati sono i più interessanti. L’osservazione degli elementi naturali, con le loro particolarità, come le croste, le fessure e le venature, che spesso portano al loro scarto, è il punto di partenza di percorsi che contribuiscono alla creazione dell’opera”. I lavori dell’artista presenti in mostra sono stati realizzati con la collaborazione di Luigi Di Maio. Le opere di Nicola Maggi sono state create ne “Le Limonaie” vicino a Camaiore, sempre in Versilia; un’azienda agricola che produce piante e agrumi. “Le Limonaie” è uno spazio aperto di ricerca dove artisti, curatori, designer e studenti collaborano per creare opere, eventi e progetti inediti che si caratterizzano per l’attenzione all’ambiente, la sostenibilità, il recupero, l’approfondimento e la riscoperta di materiali e tecniche delle arti applicate.


"Colonna marmo" - foto Ivo Balderi

 

NATURE’S CRUST
testo di Stephan Hamel

Le Apuane sono una catena montuosa degli Appennini che nascondono grandi tesori. Non solo bellezze paesaggistiche ma tra castagne, olivi e limoni c’è il marmo, materiale nobile da millenni consacrato nei templi antichi come nelle boutique del lusso globale. L’artista Nicola Maggi nasce nel 1966 all’ombra di questo territorio benedetto e per forza di cose inizia a dialogare con quel che lo circonda.
Frequenta il liceo artistico a Lucca e l’Accademia di Carrara per raffinare le sue doti dalla pittura alla scultura. La sua ricerca nelle arti applicate lo portano ad aprire una falegnameria nella quale inizia anche a restaurare oggetti per imparare la loro fattura. Famoso per le sue performance sul concetto della casa dentro ai parametri legali dove sfoggia una notevole capacità di provocazione contenuta che coinvolge il collettivo. La sua ricerca lo porta alla pittura col catrame anche in segno al degrado dei mari pieni di residui. Riesce a scoprire la sensualità dell’orrido e farla dialogare con una tribuna dalle pretese politiche che diventano il palcoscenico della sua denuncia. Non si nasconde e affronta le difficoltà a pieno petto e queste travolte dalla fiumana della sua vitalità si risolvono al positivo. La forza della sua gioia diventa il lavoro più importante del portafoglio del Maggi che è sempre legato alla natura. L’abuso è una tematica che lo scuote e la violazione perpetua sulla natura lo inducono a sviluppare questa ricerca sulla crosta della natura.
L’artista sviluppa la capacità di leggere l’imprevisto non come difetto ma come suggerimento di nuovi percorsi da sviluppare. Le sue opere sono state create come suggerimenti emozionali che la natura trasmette perché intuisce che il futuro vuole un’attenzione particolare.
L’Atelier Balderi ospita questa mostra per il Fuori Salone 2024, che ci accoglie con grande impatto. I lavori su carta di animali, foglie, la natura che specchiano l’anima dell’artista risuonano dalle pareti e ci accolgono con la loro imbarazzante precisione. Rappresentate in maniera accademica si rivolgono a quei oggetti scultori, ma anche funzionali che rappresentano il vero significato di arte applicata.
La crosta del marmo che normalmente viene smaltita, diventa l’attore principale e rende la superfice inaspettata e molto gradevole. Lo spacco del marmo che nell’antichità serviva per l’estrazione diventa una tecnica di lavorazione. Non solo, anche un approccio ecologico ad una tematica più vasta. Diventa anche una domando su come ci rapportiamo con la natura. Da li parte il gioco e la ricerca per comporre un’armonia danzate tra i vari oggetti esposti.
Le piante in particolar modo, gli agrumi si inseriscono in queste fessure con quel potere di sopravvivenza che ci lega all’universo.
Saper ascoltare le pietre e riconoscere la tolleranza che le piante hanno nei nostri confronti ci dovrebbe commuovere e stimolare allo studio più dettagliato di progetti culturali che portano con sé una memoria millenaria.

 

Nicola Maggi – biografia

Nicola Maggi fotografato da Ivo Balderi

 

Scultore e curatore, è nato a Viareggio, il 16 aprile 1966. Nel 1983 ha conseguito il diploma presso il Liceo Artistico di Lucca. Nel 1993 si è laureato presso l’Accademia delle Belle Arti di Carrara con indirizzo Scultura. Da sempre si è dedicato a pittura, scultura e alle arti applicate. Proprio sua ricerca nelle arti applicate lo porta ad aprire una falegnameria nella quale inizia anche a restaurare oggetti per imparare la loro fattura. Ha partecipato a numerose mostre di scultura e pittura, nonché a vari simposi internazionali:

- Simposio Internazionale di scultura su legno di San Giuliano Terme (PI);

- Simposio Internazionale di scultura su pietra di Fanano (MO);

- Simposio Internazionale di scultura su marmo di Epernay (Francia);

- Simposio Internazionale di scultura su marmo di Ingolstadt (Germania);

- Realizzazione del monumento in memoria del Maestro Luciano Pavarotti collocato a Fanano (MO);

- Primo premio di pittura – Palazzo Ducale di Lucca;

- Nel 2019 ha esposto alcune sue opere realizzate in collaborazione con l’artista Yuval Avital al Museo Marino Marini di Firenze nella mostra Nephilim.

- Nel 2022 ha realizzato il progetto artistico “Agrumi”, per la Fiera Marmomac di Verona in collaborazione con Barsimarmi Quarries Srl.


Nicola Maggi fotografato da Ivo Balderi