esposizioni

"1954-1960 disegni per sculture" di Iginio Balderi
04-11-2022 - 19-11-2022

Dal 4 novembre 2022 all' Archivio Iginio Balderi di Milano si apre la mostra “1954-1960 disegni per sculture” di Iginio Balderi.
La mostra inaugurerà venerdì 4 novembre alle ore 18.30 presso l’Archivio Iginio Balderi in Via Ausonio 20 a Milano e resterà aperta sino al 19 novembre 2022 visitabile solo nei giorni di sabato 5,12,19 dalle ore 15.30 alle 19.00


In esposizione 20 disegni di grande formato, alcuni gessi figurativi e le famose “Colonne” degli anni '60 sia in gesso che in bronzo; nell'insieme opere che descrivono l'inizio del percorso creativo dell'artista.
Così Enrico Crispolti nel suo testo critico del catalogo della mostra al Chiostro S. Agostino di Pietrasanta (1994) scriveva di Iginio Balderi:
-”Da una trentina d'anni (più o meno altrettanti durante i quali la seguo), pur nella dinamica evolutiva della propria elaborazione problematica, la scultura di Balderi manifesta almeno due costanti d'opzione immaginativa subito evidenti. Che il taglio di questa mostra peraltro mi sembra suggerisca con insistenza.
La prima riguarda la natura sostanzialmente ieratica simbolica delle sue produzioni plastiche. Fin dallo scorcio degli anni Cinquanta, quando ancora ricorrendo alla presenza pur strutturalmente composta dalla “figura umana”, e subito dopo, all'esordio dei Sessanta, in un accento di simulacro già soltanto organico, e di colonne organicamente segnate e sensibili, Balderi ha immaginato l'evento scultura come un segno plastico essenziale, fortemente verticalizzato, estraneo non soltanto evidentemente ad ogni connessione descrittiva, ma anche ad ogni implicazione di dinamica ambientale.
Si imponeva già allora infatti come assottigliata lanciata presenza, essenziale appunto, e risolta enigmaticamente in una propria introiezione riflessiva. E appunto quelle corsive Colonne,tutt'altro che politamente affusolate, e invece matericamente sensibili, del 1960, segnate come da una ferita a taglio organico che almeno embrionalmente le umanizzava, quasi personalizzandole nell'attribuzione d'un volto, hanno permesso la definita prima presenza dell'allora giovanissimo scultore toscano-milanese nel dibattito plastico postinformale.”-

“L'attività dell'Archivio  - spiegano i figli Egle, Gaia e Ivo Balderi -  consiste principalmente nel raccogliere, archiviare, conservare e gestire le opere di nostro padre, le sculture, i disegni, i quadri, i bozzetti e tutto quello che e’ stato prodotto in qualsiasi forma e di cui siamo in possesso”. “Dobbiamo combattere la dimenticanza, riscoprire nelle nostre radici il lavoro dei nostri autori contemporanei come Iginio Balderi - sottolinea lo storico dell'arte Andrea B del Guercio – un’artista di una stringente attualità e in grado di rappresentare bene il nostro presente. Le sue sculture abbandonano il mondo naturale e danno voce al silenzio. Con Balderi l’arte entra in una fase profonda dove la geometria della materia sviluppa una cultura analitica e dove anche la matematica diventa fonte di poesia ed emozioni. E’ qui lo scatto in avanti di questo grande artista capace di portare avanti una ricerca che reinventa regole e formule consone alla verità fuggita della creatività”.

Inaugurazione venerdì 4 novembre alle ore 18.30
La mostra è visitabile solo nei giorni di sabato 5,12,19 dalle ore 15.30 alle 19.00
Per maggiori info o per eventuali appuntamenti: archivio@iginiobalderi.org